PATRIZIO PASCUCCI

Attaccante
Nato a Roma il 25 novembre 1985
Esordio in A: -

2000-01 LAZIO A 0 0 0 0
2001-02 LAZIO A 0 0 0 0
2002-03 L'AQUILA C2 2 0
2003-04 EVERTON A
2004-05 SORA C1

(legenda)

Mentre la Lazio fa il suo esordio in Champions League, c' è un ex biancoceleste che l' Europa l'ha già vissuta da protagonista. È Patrizio Pascucci, 18 anni il prossimo 25 novembre e un futuro da dividere tra Everton, Rooney e il sogno di diventare presto un giocatore da Nazionale. «Calmi. Per ora vado in Inghilterra - attacca Patrizio, che ieri ci ha fatto visita in Gazzetta -. È stata dura, ma ora voglio imparare più segreti possibile». Sorride conquistandoti, Patrizio. Ne ha motivo. Infatti da lunedì sarà a Liverpool, al fianco di attaccanti del calibro di Campbell, Radzinski, Ferguson ed il gioiello del calcio inglese Wayne Rooney. Un viaggio cominciato più di un mese fa con un valigia piena di sogni ed un biglietto aereo come lasciapassare per il suo futuro. Poi è bastata un' amichevole con la squadra riserve per far invaghire David Moyes, manager dei biancoblù di Liverpool, di quel giovane attaccante tutta tecnica e velocità.

«Non mi aspettavo di andare così bene - commenta Patrizio -. Invece mi sono trovato nel ritiro austriaco, a fianco di giocatori che prima sentivo solo nominare in tv». E invece anche lì sono bastate due amichevoli (contro Bad Goisern e Schwan) per convincere tutti di aver fatto la scelta giusta: 50 minuti e tre gol, più uno - il più bello, di tacco - annullato. Così in pochi attimi sono spariti tanti anni di Lazio, dove Pascucci è arrivato nel 1993 dopo i primi calci al Casalotti Tanas. Da allora l'angelo biondo di Torrevecchia ha avuto tanti tecnici, da Troilo, il primo, a due maestri come Vincenzo D'Amico e Volfango Patarca. E proprio l' uomo che scoprì Nesta e Di Vaio lo descrive così: «Patrizio non smetterà mai di fare gol, perché nel suo Dna ci sono tracce indelebili del bomber ideale: un ragazzo che segna 40 gol a stagione fin da bambino non può fallire. È uno da grande calcio, ne sono sicuro».

Solo che alla Lazio non ci hanno creduto, nonostante le caterve di gol segnate. E Pascucci lo scorso anno è stato così costretto ad andare a cercare fortuna a L' Aquila. Una stagione a metà tra la Berretti (11 gol in 15 gare) e la serie C1, dove con Bruno Giordano in panchina ha giocato in due occasioni: «L'esordio a Paternò non me lo potrò mai dimenticare. L' ansia, la chiamata, il cambio: tutto bellissimo. Ma quell'esperienza mi è servita per crescere. Andare a vivere da solo non è facile, ma ora in Inghilterra sono già pronto per farlo. E in più imparerò la lingua, una cosa fondamentale». Già, perché dopo averlo visto all'opera dal primo minuto anche contro Leigh, Rhyl e Tns, Moyes ha deciso di contrattualizzarlo: due anni e un futuro inglese assicurato. «I primi giorni austriaci sono stati duri. Avevo quasi deciso di venire via, perché quando non conosci la lingua è difficile stare in un gruppo. E poi mi mancava tanto la famiglia». Ma le telefonate di papà Franco e mamma Paola, il supporto del procuratore e l'aiuto di Alessandro Pistone, già all'Everton, lo hanno persuaso. E lui alla fine ha vinto. Con Rooney e Campbell fuori gioco, Moyes aveva deciso di portarlo in panchina già domenica prossima contro l' Arsenal. Ma il transfer non è arrivato in tempo e Patrizio dovrà restare ancora ai box per qualche giorno. Il suo idolo? Attenzione: è Francesco Totti. In campo assomiglia più a Claudio Lopez: «Ma io mi sento soprattutto Patrizio Pascucci. Senza presunzione, ma niente paragoni». Intanto l'Everton gli ha dato il numero 23: «Sembrerà strano, ma io adoro il 17. L'esordio dello scorso anni fu in questo giorno e con questo numero. E poi a giugno giocai all'Olimpico con il 17 e anche la prima partita con l' Everton l'ho fatta con questo numero. Capite? Ci sono affezionato». Addio scaramanzia, quindi, perché Patrizio la sua fortuna se l'è conquistata tutta da solo. Con un sogno azzurro ancora nel cassetto. Nel frattempo, aspettando Vieri, si dovrà però accontentare di Rooney. Ma non è poco.

(Andrea Pugliese - La Gazzetta dello Sport - agosto 2003)




La scheda (evertonfc.com)